sabato 23 novembre 2013

GRAN VARIETÀ Il peccato erotico nella canzone napoletana

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scritto, diretto ed interpretato da Gennaro Cannavacciuolo
musiche eseguite dal vivo dal Trio Bugatti composto da:
Marco Bucci, pianoforte
Claudia Della Gatta, violoncello
Andrea Tardioli, clarinetto e sax contralto
Produzione Elsinor Teatro Stabile d’Innovazione

L’inaugurazione della stagione del Teatro Montand di Monsummano Terme, promossa dall’Amministrazione Comunale e dall’Associazione Teatrale Pistoiese, sabato 23 novembre alle ore 21, è all’insegna del teatro brillante con GRAN VARIETÀ. Il peccato erotico nella canzone napoletana, il recital in due tempi, interpretato e diretto da Gennaro Cannavacciuolo, uno dei pochi artisti italiani in grado di far ricordare al pubblico il mitico chansonnier a cui è intitolato il Teatro Montand.
L’attore, mattatore, fine dicitore e fantasista, torna al Montand dopo il successo del suo omaggio a Modugno di qualche stagione fa ed è accompagnato dal TRIO BUGATTI (Marco Bucci, pianoforte; Claudia Della Gatta, violoncello; Andrea Tardioli, clarinetto e sax contralto).
Recuperando con spirito arguto il repertorio della ribalta minore, dell’avanspettacolo, del caffè-concerto, della rivista, Gennaro Cannavacciuolo, attore versatile e di straordinaria comunicativa, si immerge con classe ed eleganza in una lunga promenade a ritroso negli anni, attraverso i tempi e i modi espressivi di uno show a “luci rosse”, sottile monito a non scandalizzarsi più di tanto.
Un affresco splendido, distensivo ma cólto, comico ma anche sentimentale, del periodo compreso tra gli anni 1880 e 1940.
Al centro le canzoni tipiche del teatro popolare, per soli adulti, basate sul doppio senso, l’allusione licenziosa, ricche di ammiccamenti e pure di poesia. I testi rivisitati sono di autori come i celeberrimi Pisano-Cioffi, Armando Gill, Ripp e di altri popolari che fecero la fortuna della canzonetta sceneggiata.
Un recital arguto ed erotico che ancora oggi è in grado di divertire un pubblico che avrà l’occasione di riscoprire gli ingenui meccanismi e le situazioni di gustoso “così ridevano”.
Uno spettacolo applaudito dalla critica, gioioso, interattivo con un repertorio ricco di indimenticabili chicche musicali, da Fatte fa ‘a foto ad In riva al Po, da Casta Susanna a Ciucculatina mia. Non manca un omaggio al grande Nino Taranto ed alla indimenticabile Pupella Maggio, sua maestra d’arte nonché grande amica.