CONCERTO CON RICCARDO TESI E MAURIZIO GERI AL MAC,N - NOTE D'ACQUA VIAGGIO TRA LE PIÙ BELLE CANZONI DELLA MUSICA FOLK SUL TEMA DELL'ACQUA Sabato 21 febbraio ore 21.15
Sabato 21 febbraio ore 21.15
Riccardo Tesi, organetto diatonico e voce
Maurizio Geri, chitarra e voce
Approdano al Museo di arte contemporanea e del
Novecento, nell'ambito della rassegna “Specchi d'acqua”, il famosissimo
duo composto da Riccardo Tesi e Maurizio Geri.
Rifacendosi al loro cd “Acqua foco e vento”, Riccardo
Tesi e Maurizio Geri intraprenderanno un viaggio sulle canzoni che
hanno come tema gli elementi primordiali, l'acqua e il fuoco, il freddo e
il vento, che per secoli hanno costituito una minaccia ma anche una
risorsa per le popolazioni locali, che hanno imparato a conoscerli, a
rispettarli e a volgerli a proprio vantaggio, in una lotta per la
sopravvivenza che ha forgiato nei secoli una forte identità collettiva.
Il concerto, in collaborazione con l'Associazione Artmonia e a cura di Nadia Tirino, inizierà alle ore 21.15.
I posti a disposizione devono essere prenotati ai numeri: 0572 952140 – 329 360 59 64
La rassegna “Specchi d'acqua” è sostenuta da C.I.R. Soc. Cooperativa.
Per info e prenotazioni: Mac,n tel. 0572 952 140/ 329 360 59 64
www.macn.itm.giori@comune.monsummano-terme.pt.it
Riccardo Tesi
Compositore, strumentista, ricercatore: queste le
anime della complessa e poliedrica personalità artistica di Riccardo
Tesi, autentico pioniere dell’etnica in Italia.
Dagli esordi decisamente folk nel 1978 al fianco di
Caterina Bueno, alle odierne collaborazioni, la storia musicale del
pistoiese Tesi vive di una preziosa continuità fatta di passione e di
curiosità onnivore, che dalla tradizione toscana lo ha accompagnato al
confronto con quelle italiane, basche, inglesi, francesi e malgasce, con
il jazz, il liscio e la canzone d’autore.
In perfetta simbiosi con la sua poetica della
memoria, il suo strumento: l’organetto diatonico, antenato della
fisarmonica, al quale per primo in Italia, ha consacrato un intero disco
intitolato “Il ballo della lepre” (1981).
Ciò che colpisce di Tesi è lo stile, chiaramente
riconoscibile, attraverso il quale riesce a far parlare all’organetto
una lingua arcaica e nuova, dilatando il vocabolario e la tecnica di uno
strumento rimasto a lungo patrimonio esclusivo della tradizione; una
scelta “splendidamente inattuale” che lo iscrive, per lirismo e
virtuosismo, al circolo di quanti, a tutte le latitudini hanno ridato
dignità alla fisarmonica e ai suoi affini.
Maurizio Geri
Chitarrista cantante, le sue prime esperienze sono
legate al recupero del repertorio tradizionale della montagna pistoiese;
sono i primi anni ’80 e durante la rassegna “Cantar Maggio” organizzata
dal comune di San Marcello P.se, Maurizio ha l’occasione di conoscere
tre musicisti che segneranno fortemente il suo percorso artistico:
Caterina Bueno , Alberto Balia e Riccardo Tesi.
Con Caterina, Maurizio suona per una decina d’anni
inizialmente l’organetto e successivamente ritorna al suo primo amore:
la chitarra. Il repertorio di Caterina è sterminato così come la sua
conoscenza del mondo tradizionale e la sua personalità artistica,
abbraccia l’intero territorio nazionale, fra i suoi collaboratori c’è in
quel periodo un chitarrista sardo di grande talento: Alberto Balia.
E’ grazie a lui che Maurizio riprende lo studio
sistematico della chitarra e approfondisce quelle tecniche che lo
porteranno alla formazione del suo attuale stile chitarristico.
Fondamentale è l’incontro con l’organettista Riccardo
Tesi che nel ’94 da vita al quartetto BANDITALIANA che vede al fianco
di Maurizio, Ettore Bonafè (percussioni, vibrafono) e Claudio Carboni
(sax), questa formazione lo stimola a ricerche timbriche e soluzioni
musicali nuove, a cavallo fra tradizione e sperimentazione, elementi
peculiari della personalità artistica di Tesi.
Il suo stile chitarristico fonde le tematiche legate
alla musica etnica mediterranea con il fraseggio e l’improvvisazione
della musica swing-manouche.