martedì 27 novembre 2012

KRAMER CONTRO KRAMER di Avery Corman Domenica 16 Dicembre 2012, ore 21:00


Domenica 16 Dicembre 2012, ore 21:00 

TEATRO YVES MONTAND - MONSUMMANO
KRAMER CONTRO KRAMER
di Avery Corman
con Daniele Pecci, Federica Di Martino
Fulvio Falzarano, Francesca Romana Succi, Raffaele Latagliata, Adriano Evangelisti
e, nel ruolo del piccolo Billy Kramer, Francesco Borgese
regia Patrick Rossi Gastaldi

produzione Teatro e Società

 prevendita da sabato 15 dicembre

Il testo teatrale di Kramer contro Kramer è stato scritto da Avery Corman, già autore del romanzo da cui era stato tratto il celebre film di Robert Benton del 1979, con Dustin Hoffman e Meryl Streep, che con esso vinse uno dei suoi innumerevoli Oscar. Dettaglio importante, perch&eacut; la commedia, qui proposta nella traduzione di Masolino D'Amico, non è un derivato del film, per quanto ovviamente ne richiami le situazioni più fatidiche, ma un lavoro del tutto originale.
L'argomento, che fece molto scalpore ai suoi tempi quando l'emancipazione femminile era assai meno progredita di oggi, è rimasto di grande attualità, anche grazie alla finezza con cui l'autore lo svolge. Una giovane donna è costretta a dedicare tutta la sua esistenza al figlioletto perch&eacut; il marito ha un lavoro che, pur assorbendolo, non gli consente l'indipendenza finanziaria necessaria a prendere un aiuto in casa. Sarebbe una situazione normale in una società antiquata, di tipo patriarcale, ma siamo nella moderna New York e Joanna, frustrata, non riuscendo a far capire al marito la portata del suo disagio, prende la clamorosa decisione di piantarlo in asso per cercare di rifarsi una vita indipendente, anche liberandosi dal vincolo del bambino. Ted finisce per appassionarsi alla sfida e nello sforzo per badare al piccolo Billy, pur continuando a fare carriera nella pubblicità, trova non solo un nuovo rapporto con suo figlio...
Come molte altre coppie divorziate, anche questa finisce davanti ad un giudice: ciascuno dei due ex coniugi difende la propria causa. A questo punto sembra che la ragione sia tutta - per una volta - dalla parte dell'uomo. Ma le cose stanno davvero così?