martedì 6 marzo 2012

8 marzo Giornata Internazionale della Donna


8 marzo Giornata Internazionale della Donna


UN APPUNTAMENTO PER RIFLETTERE

L’augurio dell’Assessore alla Cultura ed alle Pari Opportunità

Il Comune di Monsummano Terme celebra la Giornata Internazionale della Donna, l’8 marzo, perché rappresenta non solo un momento di festa ma soprattutto un’occasione di riflessione per riaffermare con forza l’importanza di procedere sulla strada dell’affermazione dei diritti e del rispetto della diversità, di quei fondamentali principi di uguaglianza e dignità politica e sociale sanciti dalla nostra Costituzione.

In quanto Assessore alla Cultura ed alle Pari Opportunità desidero rivolgere a tutte le donne un augurio per un futuro foriero di nuove affermazioni ma desidero anche rivolgere a tutti indistintamente, uomini e donne, un appello per un reale impegno personale nel raggiungimento delle pari opportunità, unica base su cui può fondarsi quella crescita culturale e morale di cui, oggi più che mai, la nostra società, così provata economicamente e moralmente, ha bisogno.

Certo, oggi le donne hanno conquistato maggiori diritti, sono molte quelle che studiano e che lavorano, e lo fanno spesso anche a costo di grandi sforzi, di rinunce o sacrifici.

La maggioranza delle donne si impegna quotidianamente con competenza e professionalità eppure deve ancora lottare, spesso anche al proprio interno, per combattere l’affermazione di un modello femminile funzionale ad una distorta relazione uomo-donna che gran parte dei media e un determinato modello culturale vorrebbe far prevalere.

Per questo mi auguro che in futuro siano sempre di più le donne che partecipano attivamente alla vita socio-culturale della nostra città e della nostra società in generale, non solo l’8 marzo, data comunque importante, che deve offrirci l’occasione per riflettere e cercare di migliorare.

Ed è con immenso piacere che invito le donne, ma anche i loro mariti, figli, amici a partecipare agli appuntamenti che il Comune organizza per l’8 marzo, momenti importanti, come dicevo, per crescere e riflettere.

Nel pomeriggio i musei cittadini, il Museo della Città e del Territorio ed il Museo di arte contemporanea e del Novecento, accoglieranno tutti ad ingresso gratuito; con l’occasione si potranno visitare le mostre: “Ecco…Carnevale” e “7° premio Biennale di incisione - omaggio a Pietro Annigoni e Marc Chagall”. Al termine della visita alle signore sarà offerto un piccolo omaggio.

Ma l’appuntamento più importante si terrà alla sera al teatro Yves Montand dove andrà in scena lo spettacolo “Italia come muoiono le maestre” dedicato a Italia Donati cui è intitolata la scuola elementare di Cintolese.

Italia Donati era una donna povera in un epoca in cui, il suo genere e la sua condizione di indigenza, erano a tutti gli effetti due miserie unite insieme, due miserie che nessuno aveva voglia di alleviare. Nessuno tranne lei. A poco più di vent' anni, nel 1883, Italia lasciò la sua famiglia di contadini analfabeti e le quattro case di Cintolese, per cominciare la sua nuova vita. Contro ogni legge di classe, vincendo la fatica, i geloni, il terrore dell' inadeguatezza, era riuscita a sottrarsi ai campi e alla filanda e a diventare maestra elementare.

A Porciano, nel comune di Lamporecchio, a pochi chilometri da Cintolese, l'aspettava il suo primo incarico, ma anche la ragnatela di violenze che in capo a tre anni l'avrebbero spinta al suicidio: le molestie e i ricatti sessuali del sindaco Raffaello Torrigiani, le calunnie della gente, l'ostilità delle altre donne. Nessuno, a parte un paio di timide eccezioni, si schierò mai dalla sua parte.

La sua storia è stata narrata nel romanzo-inchiesta intitolato “Prima della quiete”. Storia di Italia Donati (Rizzoli), scritto da Elena Gianini Belotti, la saggista e scrittrice che trenta anni fa, con “Dalla parte delle bambine”, ha cambiato gli orizzonti di una generazione di donne.

L’8 marzo, con questa pièce teatrale, come afferma Magda Siti che ne è l’interprete, vogliamo invitare tutti a confrontarsi con una “nostra” storia, sollecitando riflessioni sui diversi temi che si intrecciano così abilmente in questo testo; primo fra tutti l’istruzione femminile e il conseguente rapporto donna-lavoro.

Allora lo studio, per alcune ragazze, era il prezzo della libertà; nella società contemporanea, invece, l’istruzione sembra quasi un optional, spesso un obbligo e non un piacere per crescere e migliorarsi.

Le molestie sessuali e i sensi di colpa a cui erano sottoposte le giovani donne che sceglievano di intraprendere questi primi lavori non manuali, l’arroganza e i ricatti di chi detiene il potere, però non sono, ancora oggi, così lontani.

Spero vivamente che in tanti colgano questa occasione.

Barbara Dalla Salda

Assessore alla Cultura ed alle Pari Opportunità

Info:

- Ufficio stampa Attività Culturali - e.vigilanti@comune.monsummano-terme.pt.it – tel. 0572 959236

- Museo della Città e del Territorio – tel. 0572 959236

- Museo di arte contemporanea e del Novecento – tel. 0572 952140

- Teatro Yves Montand – tel. 954474, prevendita biglietti dal 7 marzo ore 16.30