OMAGGIO A EZIO CECCHI
OMAGGIO A EZIO CECCHI
Sabato 11 maggio 2013 il ricordo nel centenario della nascita
Mentre
si corre sulle strade d’Italia il 96° “Giro d’Italia” Monsummano Terme,
ricorda uno dei figli più illustri che hanno vestito la maglia rosa: EZIO CECCHI di cui ricorre il centenario della nascita.
Ezio
Cecchi era nato a Castelmartini l’11 maggio del 1913 e già dal 1947 si
trasferì a Monsummano Terme in cui ha vissuto fino alla sua scomparsa il
19 agosto del 1984.
Valido
scalatore si mise in luce già nelle categorie minori vincendo nel 1934
il Campionato Italiano Giovani Fascisti e la Coppa Italia (cronosquadre)
con l'U.C. Pistoiese.
Tra i professionisti, dove ha gareggiato per ben 15 anni, è ricordato per una buona dose di sfortuna e le piazze d'onore.
"Lo
Scopino di Monsummano", così soprannominato per il mestiere che
praticava in famiglia prima di dedicarsi al ciclismo con la produzione
di scope di saggina, infatti
giunse secondo nel Giro d'Italia del 1938, superato solo da Valetti e
poi, a dieci anni di distanza, nel 1948 per soli 11" da Magni.
Proprio
questa edizione del Giro fece molto discutere. Fin dall’inizio fu in
difficoltà Gino Bartali che si classificò solo 8º, mentre sulle Dolomiti
emerse uno straordinario Fausto Coppi con un’impresa leggendaria.
Nella
17^ tappa, da Cortina d’Ampezzo a Trento, la maglia rosa Ezio Cecchi
forò e perse terreno, Coppi invece vinse straordinariamente la sua
seconda tappa, ma dopo la vittoria si ritirò dal Giro, e insieme a lui
tutta la squadra della Bianchi, per protestare per la mancata squalifica
di Fiorenzo Magni.
Oggetto della protesta furono le spinte ricevute da Magni in salita e che costarono il giro a Ezio Cecchi, fino ad allora maglia rosa
del Giro. La giuria inflisse a Magni solo una penalizzazione di 2
minuti che gli consentirono però di giungere a Milano, con 11 secondi di
vantaggio sul monsummanese Ezio Cecchi, secondo con il minor distacco
fra primo e secondo classificato nella storia del Giro.
Una
amara conclusione per Cecchi che già nella Milano-Sanremo del 1947
venne beffato da Bartali che lo riprese, dopo una lunghissima fuga in
mezzo alla pioggia e alla neve, negli ultimi km per poi batterlo allo
sprint.
Atleta
tenace, serio e perfino umile, ha raccolto indubbiamente meno di quanto
meritava e Monsummano Terme, nell’anno in cui è stata dichiarata “Città
europea dello sport, gli rende omaggio, sabato 11 maggio, con un
appuntamento da non perdere, questo il programma:
Ore 9,30
Ritrovo in piazza G. Giusti – partenza della Ciclo passeggiata in onore di Ezio Cecchi –
(p.za Giusti, viale Martini, via Mazzini, p.za del Popolo, via
dell’Unità, via Mameli, via dei Macelli, via Battisti, via Don Minzoni,
via Vittorio Veneto, via Grotta Giusti, via Carrara, via Grieco, via
Bartolina, via Padre Donzelli, via Matteotti, p.za Giusti);
Ore 10,30
Al Museo della Città e del Territorio “Ricordo di Ezio Cecchi” con l’intervento del Sindaco, Rinaldo VANNI, di Giacomo PASQUI (Presidente AC Monsummanese), di Giacomo BACCI, (Presidente Federazione Ciclistica Toscana) e del Presidente Onorario della Federazione Ciclistica Italiana, Alfredo MARTINI, compagno di squadra di Ezio Cecchi.
L’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione MONSUMMANESE Ciclistica
Tutti i cittadini sono invitati al ricordo e alla ciclo-passeggiata
Per info:
Comune di Monsummano Terme tel. 0572 959237 – Puntoinforma 0572 954412