venerdì 6 aprile 2012

Il Museo della Città e del Territorio protagonista al convegno ICOMOS

Il Museo della Città e del Territorio protagonista al convegno ICOMOS

Il Museo della Città e del Territorio protagonista

al convegno ICOMOS come veicolo di valorizzazione della città

e di promozione della cultura urbana

Il Museo della Città e del Territorio di Monsummano Terme protagonista, assieme ad altre tre realtà italiane, dell’Workshop/seminario organizzato da ICOMOS Italia (International Council on Monuments and Sites) e dall’Università degli Studi Federico II di Napoli, svoltosi al Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello il 23 e 24 marzo scorso.

“Città storiche e turismo culturale. Città d’arte o città di Cultura?” è stato il tema dei due giorni di approfondimento che hanno incentrato l’attenzione su tre tematiche principali: l’impatto del turismo sulle città storiche; le città storiche e la programmazione di una “visita turistica” sostenibile e la città storica e la promozione della cultura urbana, in una sorta di laboratorio permanente per la tutela dello “spirito dei luoghi”

Proprio in relazione a quest’ultima tematica è stata chiamata a relazionare la professoressa Giuseppina Carla Romby, Responsabile Scientifico del Museo della Città e del Territorio, che ha tenuto un intervento su “Effetti ed azioni per la valorizzazione del patrimonio culturale tangibile intangibile. L’esperienza del centro di Monsummano Terme in Toscana”

Carla Romby ha sottolineato come il Museo della Città e del Territorio sia nato da una doppia esigenza legata alla particolare configurazione socio-economica e insediativa dell’area vasta che fa capo a Monsummano Terme, dove, dal secondo dopoguerra, la crescita del distretto industriale è stata accompagnata da un imponente movimento migratorio che ha prodotto una esuberante espansione edilizia ed una cancellazione della memoria identitaria unita ad una perdita della forma urbana.

Nasce quindi dall’esigenza di tutelare un patrimonio culturale (spirito dei luoghi), di conservare le qualità ancora presenti nel tessuto insediativo, di valorizzare l’abitato storico percepito come luogo della memorie e della identità collettiva da trasmettere anche ai nuovi abitanti cercando di far “entrare il territorio” nel museo e di contro “proiettare “ il museo nel territorio, utilizzando l’esperienza e la presenza museale per un disegno di “riscoperta-riequilibrio” delle specificità monsummanesi.

Romby ha concluso affermando che dall’esperienza fin qui messa a punto è possibile riconoscere che il museo ha assunto il ruolo di coordinamento di sistemi che investono diverse peculiarità del territorio e del paesaggio-ambiente come il sistema delle strutture castellane, il sistema delle strutture religiose, quello delle acque (terme, idrovie, porti) fino a quello agricolo e produttivo che permettono la messa a punto di formule diversificate di turismo culturale indirizzate alla opportunità di permanenza nei luoghi, rendendo contemporaneamente operante il processo di tutela attiva e valorizzazione di tutte le componenti territoriali.

E.V.

Ufficio stampa Attività Culturali

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