venerdì 19 novembre 2010

Teatro Yves Montand " MEDEA "

" MEDEA "
di Euripide
Traduzione e adattamento Michele di Martino e Maurizio Panici
con Reanato Campese, Silvia Budri Da Maren, Maurizio Panici, Andrea Bacci, Elena Sbardella
regia Maurizio Panici

Associazione Teatrale Pistoiese/Argot produzioni
Teatro dei Due Mari
Teatro Yves Montand
ore 21.00
Partendo dal tema "Le madri che uccidono i figli" Medea ci riporta alle donne dei tragici greci. Sono infatti le donne a mettere in discussione la vecchia cultura facendosi portatrici di un nuovo pensiero.

Ed è proprio attraverso Medea (figura totalmente inedita e significativa) che Euripide pone all'interno delle rappresentazioni tragiche un elemento di assoluta modernità. Medea, infatti, è la prima donna a mettere in discussione i rapporti tra uomo e donna, evidenziando una situazione di forza, contestando l'esistente, aprendo un contenzioso e lasciando intravedere nuove possibilità. Medea è per questo uno dei più estremi e affascinanti personaggi della tragedia classica e moderna in quanto, prima fra tutte, non agisce spinta da un impulso erotico o sentimentale ma per rispondere ad una ingiustizia. Le modalità del suo atto trascendono ogni consuetudine. In Medea l'azione tragica coincide con la sua stessa rovina poiché, mentre punisce il padre dei suoi figli, colpisce con uguale violenza sé stessa: pur riconoscendo l'impatto del suo agire lo persegue con determinazione e lucida consapevolezza.

Il conflitto per la prima volta in una tragedia non è fuori, ma dentro il personaggio, come risulta dal ruolo decisivo dei monologhi nello sviluppo della struttura drammaturgica.

Maurizio Panici