sabato 25 febbraio 2012

PUNTO INFORMA: 7° PREMIO INTERNAZIONALE BIENNALE D’INCISIONE CIT...

PUNTO INFORMA:
7° PREMIO INTERNAZIONALE BIENNALE D’INCISIONE CIT...
: 7° PREMIO INTERNAZIONALE BIENNALE D’INCISIONE CITTÀ DI MONSUMMANO TERME Mac,n – Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento 24/11/2011 - 04/...

Percorsi di luce nel borgo. Visita a lume di...fiaccola!

Percorsi di luce nel borgo. Visita a lume di...fiaccola!

Domenica 26 Febbraio ore 17.30

Si Avvisa che in caso di pioggia, non verrà effettuata
la visita guidata a lume di fiaccola al magnifico borgo di Montevettolini,
ma rimarrà l'appuntamento con " Happy Oil "
una degustazione guidata di vari olii del territorio
a cura dell’assaggiatrice professionale Daniela Vannelli.

Presso l'Ufficio Turistico
: " Una Porta sul Montalbano "
all’interno dell’ex Palazzo del Podestà in Piazza Bargellini

E' gradita la prenotazione.


EVENTO ORGANIZZATO CON GLI ASSESSORATI CULTURA E TURISMO DEL COMUNE DI MONSUMMANO TERME

Per informazioni: Ufficio Cultura 0572/959236 e.vigilanti@comune.monsummano-terme.pt.it
Punto Informa 0572954412, infomontevettolini@gmail.com


giovedì 23 febbraio 2012

Teatro Yves Montand - ITALIA come muoiono le maestre - Giovedì 08 Marzo

Teatro Yves Montand
Giovedì 08 Marzo
ore 21.00

ITALIA Come muoiono le maestre



di Elena Gianini Belotti
con Magda Siti
regia Stefano Vercelli

produzione Associazione Artisti Drama

[ITALIA Come muoiono le maestre]

Italia Donati era una donna povera in un epoca in cui, il suo genere e la sua condizione di indigenza, erano a tutti gli effetti due miserie unite insieme, due miserie che nessuno aveva voglia di alleviare. Nessuno tranne lei. A poco più di vent' anni, nel 1883, Italia lasciò la sua famiglia di contadini analfabeti e le quattro case di Cintolese, nel comune di Monsummano, per cominciare la sua nuova vita. Contro ogni legge di classe, vincendo la fatica, i geloni, il terrore dell'inadeguatezza, era riuscita a sottrarsi ai campi e alla filanda e a diventare maestra elementare. A Porciano nel comune di Lamporecchio, a pochi chilometri da Cintolese, l'aspettava il suo primo incarico, ma anche la ragnatela di violenze che in capo a tre anni l'avrebbero spinta al suicidio: le molestie e i ricatti sessuali del sindaco Raffaello Torrigiani, le calunnie della gente, l'ostilità delle altre donne. Nessuno, a parte un paio di timide eccezioni, si schierò mai dalla sua parte.

Qualche anno fa mi sono imbattuta nel romanzo-inchiesta intitolato Prima della quiete. Scritto da Elena Gianini Belotti, la saggista e scrittrice che trenta anni fa, con Dalla parte delle bambine, ha cambiato gli orizzonti di una generazione di donne. È una storia che, oltre ad avermi emotivamente coinvolta, mi ha aperto riflessioni sui diversi temi che si intrecciano così abilmente in questo testo; primo fra tutti l' istruzione femminile e il conseguente rapporto donna- lavoro. Lo studio, per alcune ragazze, era il prezzo della libertà. Nella società contemporanea, invece, l'istruzione sembra quasi un optional, spesso un obbligo e non un piacere. Le molestie sessuali e i sensi di colpa a cui erano sottoposte le giovani donne che sceglievano di intraprendere questi primi lavori non manuali, l'arroganza e i ricatti di chi detiene il potere, non mi sono apparsi così lontani. L'indignazione che mi saliva man mano che proseguivo nella lettura del testo, mi ha spinto alla necessità di metterlo in scena, non per raccontare un'arresa ma una denuncia.

Magda Siti

prevendita da mercoledì 7 marzo

PUNTO INFORMA: "Foto dal cassetto…il Carnevale": mostra al Museo ...

PUNTO INFORMA: "Foto dal cassetto…il Carnevale": mostra al Museo ...: LE RADICI DEL FUTURO FOTO DAL CASSETTO…IL CARNEVALE Al Museo della Città e del Territorio, dal 19 febbraio una grande mostra fotografica r...

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PUNTO INFORMA: ELIO de Le Storie Tese vince il Premio Giuseppe Gi...: ELIO de Le Storie Tese vince il Premio Giuseppe Giusti per la Satira ...

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PUNTO INFORMA: Percorsi di luce nel borgo.Visita a lume di...fiac...: Domenica 26 febbraio Percorsi di luce nel borgo. Visita a lume di...fiaccola! La sede del nuovo UFFICIO TURISTICO “MONTEVETTOLINI: UNA P...

venerdì 17 febbraio 2012

Nuovo Orario Mac,n !

Si comunica che a partire da sabato 18 febbraio 2012 il Museo di arte contemporanea e del Novecento attuerà il seguente orario di apertura al pubblico:

lunedì, giovedì, venerdì
15.30 - 19.00 (invernale)
16.00 - 19.30 (estivo)

mercoledì, sabato e domenica
9.30 - 12.30
15.30 - 19.00 (invernale)
16.00 - 19.30 (estivo)

Chiuso il martedì, 1° gennaio, Pasqua, 9 giugno, il 25 dicembre e, di norma, nei mesi di luglio e agosto.

Aperto ordinariamente in orario serale nei seguenti giorni:
Per non dimenticare (maggio), Notte dei Musei (19 maggio), Festa della Musica (21 giugno), Terre d’Italia a confronto e Notte Bianca di Monsummano Terme (6,7 e 8 luglio), Notti bianche dei musei (agosto), Giornate europee del patrimonio (29 e 30 settembre), Giornata del contemporaneo (1° sabato di ottobre).

Aperto al mattino o in orario serale, su appuntamento, tutti i giorni ad esclusione del martedì.

giovedì 16 febbraio 2012

Teatro Yves Montand: Due Dozzine di Rose Scarlatte

Teatro Yves Montand
21 febbraio 2012
ore 21.00

DUE DOZZINE DI ROSE SCARLATTE

di Aldo De Benedetti
con Paola Gassman Pietro Longhi
regia Maurizio Panici

produzione Artè Stabile d'Innovazione/Teatro Artigiano

[DUE DOZZINE DI ROSE SCARLATTE]

Un classico universale della commedia, sospesa nel tempo e nello spazio, giocata da tre (più uno) personaggi straordinariamente disegnati. Una storia che parla di uomini e donne con le loro debolezze, i loro vezzi, le loro idiosincrasie. Come diceva Dumas, "le catene del matrimonio sono così pesanti che bisogna essere in tre per sopportarle" e quindi, oltre alla coppia, è necessario che, di volta in volta, si aggiunga un terzo ad aiutare...

In un matrimonio fin troppo fedele, la moglie - forse trascurata - comincia a sentire voglia di evasione e organizza un viaggio da sola, il marito - complice l'amico avvocato - ne approfitta per tentare di avvicinare una bella contessa inviando due dozzine di rose scarlatte con lo pseudonimo "mistero". Ma il mazzo per errore arriverà alla moglie...
Da questo equivoco si sviluppa una storia parallela sul desiderio e la necessità di sognare, un percorso iniziatico che ci fa riflettere sorridendo sulle nostre debolezze.

I protagonisti sono ancora una volta Paola Gassman e Pietro Longhi, che hanno consolidato il loro affiatamento in palcoscenico nei due anni di repliche premiate da straordinario successo di Divorzio con sorpresa.

prevendita da lunedì 20 febbraio

" Alla scoperta del colle con il Nordic Walking "



Continuano le Domeniche ai Musei con...

" Alla scoperta del colle con il Nordic Walking "

Domenica 11 Marzo ore 15.30

Una passeggiata divertente, culturale e naturale partendo dal Museo della Città e del Territorio!

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ( entro venerdì 9 Marzo )

Tel: 0572.959236/7 - 954412

In caso di maltempo 25 marzo

ELIO de Le Storie Tese vince il Premio Giuseppe Giusti per la Satira

ELIO de Le Storie Tese vince il Premio Giuseppe Giusti per la Satira

Sul palco del Teatro Yves Montand approda, come vincitore del Premio Giuseppe Giusti 2011, per la sezione “satira” un artista eclettico, un vero fenomeno di culto nel panorama dello spettacolo italiano, Elio, l’irriverente, dissacrante e pungente leader de “Le Storie Tese” che dal 1989, anno in cui uscì il loro primo album, riescono a stupire e a divertire il pubblico inanellando successi su successi.
Insieme alla Band, nel 1991, Elio suona al concerto del 1° Maggio in Piazza San Giovanni e viene censurata in diretta RAI perché aveva improvvisato un rap dedicato agli scandali insabbiati della Prima Repubblica: meno di due anni dopo con l’arresto di Mario Chiesa si aprì l’epoca di “Mani pulite”
Nel 1996 Elio e la band partecipano al Festival di San Remo dove, miracolo tutto italiano, si piazzando al secondo posto e con quelle esibizioni disegnano una pagina della storia della televisione. Tutti ricordano quel brano “La terra dei cachi” che è primo in classifica per ben 8 settimane
Ma Elio, all’anagrafe, Stefano Roberto Belisari, oltre che cantante, compositore e polistrumentista conta anche partecipazioni a opere teatrali; ne “L’Opera da tre soldi” di Bertolt Brecht, nel musical “Storia di Amore e di Anarchia” di Lina Wertmüller con cui recentemente ha ancora collaborato aggiungendo un nuovo personaggio al suo repertorio; è proprio lui, infatti, che vestirà i panni dello scatenato Giannino Stoppani (alias Gian Burrasca), per raccontare i momenti salienti del romanzo di Vamba (1907), oltre ad interpretare le indimenticabili canzoni di Nino Rota.
Non manca l’opera letteraria; è suo infatti “Fiabe centro metropolitane”, edito da Bopmpiani un libro esilarante e spietato sulla commedia umana. Dove può portare la passione travolgente tra un'elefantessa e un lombrico? Quali melanconici orizzonti si dispiegano davanti a un cardellino abbandonato? E che destino attende i sogni di gloria televisiva di un autoarticolato? La fiabe di Elio spalancano al lettore le porte di un regno di fantasie tragicomiche e apologhi senza morale, popolato da un bestiario in cui si condensano le ossessioni più ridicole dell'umanità dei nostri giorni.

Ed ancora, con la band per le Edizioni Einaudi 2004 troviamo “Animali spiaccicati “ovvero il nuovissimo metodo per entrare alla grande nel mondo dei grandi, che Elio la band presentano così: "Il nostro sogno, con Animali spiaccicati, è di contribuire a un futuro di pace e di tolleranza universali in cui tutti i popoli, sconfitta la fame nel mondo, si baciano continuamente. La nostra speranza è di incontrare un giorno, da vecchi, un giovane uomo o una giovane donna che, stringendo la nostra antica mano tremula, dicano: "Elio e le Storie Tese, signora Rapaccini. Io sono cresciuto con Animali spiaccicati". Ma anche se poi non succede non ci facciamo una malattia".

Elio sarà al Teatro Yves Montand il 24 febbraio alle ore 16,00 per ritirare il Premio Giuseppe Giusti 2011, per la sezione “Satira”.


E.V.
Ufficio stampa Attività produttive

IL GIOVEDÌ GRASSO…È FESTA

IL GIOVEDÌ GRASSO…È FESTA

Grande attesa a Monsummano Terme per la costruzione degli ultimi “Berlingacci” e per il grande falò di Giovedì Grasso.

Una tradizione che torna, la festa del Giovedì Grasso, un’allegra usanza della campagna monsummanese riscoperta dall’Assessorato alla Cultura e dai musei civici e che si appresta, Giovedì 16 febbraio, a consumare il suo ultimo spettacolare atto in piazza Giusti.

Sono arrivate decine di bambini ai musei civici, i grandi da soli e i più piccoli accompagnati dai genitori che si sono anch’essi prodigati nei lavori ed hanno realizzato delle belle e coloratissime maschere di cartapesta, al Museo di arte contemporanea e del Novecento, mentre al Museo della Città e del Territorio, trascinati dai nonni Giuliano, Luigi e Marino, hanno costruito il loro personalissimo Berlingaccio.

Giovedì 16 febbraio, dopo un laboratorio conclusivo per costruire gli ultimi fantocci di paglia, che si svolgerà dalle ore 16.00 al Museo della città e del Territorio, tutti i lavori saranno esposti e visibili sotto il loggiato dell’Osteria dei Pellegrini (maschere e berlingacci) ed alle 18.00… tutti in corteo verso il centro di Piazza Giusti dove faranno bella mostra di sé, fin dal mattino, due grandi Berlingacci realizzati a più mani dai nonni e dai bambini.

Qui al ritmo del “Drum Circle” dei giovani percussionisti dell’Accademia Musicale della Valdinievole si rinnoverà il rito del GRAN FALÒ’ DEL BERLINGACCIO a simboleggiare, come nel recente passato delle nostre campagne, un gioioso momento di festa per il passaggio da una stagione all’altra.

Infatti come si usava ripetere un tempo nelle nostre campagne “Gennaio è avaro”, è un mese caratterizzato dalla “stasi vegetale”, una pausa durante la quale la natura offre poco o niente; anche il lavoro dei campi diminuisce, il sole è velato e il freddo fa rintanare tutti in casa, davanti al camino a leggere e a raccontarsi storie.

Poi a Carnevale, il Giovedì Grasso, dopo un periodo di feste, scherzi e lauti banchetti, si bruciava il grande fantoccio di paglia, un rito pagano che purifica da tutti i mali ed auspica un nuovo anno migliore.

Chissà se anche “Crespinello”, la tradizionale maschera del carnevale monsummanese sarà dei nostri. Di sicuro ci aspetterà Domenica 19 febbraio alle 17.00, al Museo della Città e del Territorio, all’inaugurazione della mostra fotografico - documentaria “Ecco…Carnevale” realizzata con le foto dei monsummanesi cui va il nostro sentito ringraziamento.

Info: tel. 0572.959224/36 – 952140 – 964463 –954412

venerdì 10 febbraio 2012

Monsummano ...Incontri Culturali - "Da quanto tempo non mi ascolti "


" Monsummano...Incontri Culturali "
" Da quanto tempo non mi ascolti "

È per venerdì 10 febbraio alle ore 21, 15 in Sala Consiliare


il prossimo appuntamento del ciclo “ Monsummano …Incontri Culturali”, promosso dall’Assessorato alla Cultura con la Biblioteca Comunale ed il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Va in scena la presentazione del bel libro, opera prima di Paola Ismene Beretta, “ Da quanto tempo non mi ascolti” A.Car Editore, che racconta la storia di una donna, Irene, dagli anni fluidi e solari in cui viveva dispersa fra amicizie, studio e politica , in un periodo, il ’68, in cui tutto sembra ingenuamente a portata di man, sino all’incontro con Riccardo, che la conduce a calarsi nelle concretezze della vita: matrimonio, figli, lavoro, inserimento in una società che si assesta in forme diverse da quelle immaginate. Irene mantiene la voglia di realizzare il suo difficile destino di donna che deve inventarsi la vita senza modelli da seguire, imparando dalle esperienze…. Scritto con uno stile” introspettivo” ma di godibile lettura, con un periodare sapiente e piena padronanza del linguaggio, l’opera restituisce il senso della vita, che non è mai ( o quasi mai ), un processo di ascensione lineare, bensì un andamento spesso tortuoso. Così anche per Irene, dopo aver raggiunto il successo, vale forse la pena di rimettere ancora una volta tutto in gioco…
Finalista al XXVIII Premio Firenze, il libro ha ottenuto il I Premio per la Narrativa a Tropea nel 2011.
Paola Ismene Beretta è nata a La Spezia, ma vive da tempo in Valdinievole; è insegnante e, prima ancora della letteratura ha coltivato e coltiva la pittura nella quale trasfonde il suo più intimo rapportarsi con il mondo. Così, oltre alle mostre personali, ha partecipato, in varie date, alle biennali di Firenze e di Venezia, alle internazionali a Padova, New York e Cancun.All
Introdotta, dunque, da Luciana Mattei, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Barbara Dalla Salda, l’iniziativa avrà alcuni dipinti dell’Autrice a far da cornice.

sabato 4 febbraio 2012

Teatro Yves Montand " L'UOMO, LA BESTIA E LA VIRTU' " - Domenica 12 febbraio

Teatro Yves Montand

Domenica 12 Febbraio 2012
ore 21.00

L'UOMO, LA BESTIA E LA VIRTU'

di Luigi Pirandello
con Enzo Vetrano, Stefano Randisi
e con Ester Cucinotti, Giovanni Moschella, Antonio Lo Presti,
Margherita Smedile, Giuliano Brunazzi, Francesco Pennacchia

regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi

produzione Teatro de Gli Incamminati/Diablogues

[L'UOMO, LA BESTIA E LA VIRTU']

Il nostro lavoro su Pirandello, cominciato con la scommessa riuscita di andare oltre la rappresentazione de Il berretto a sonagli e di superare i "limiti" della vicenda narrata, aprendo possibili squarci su altre dimensioni e visioni, prosegue con questa messinscena di un testo molto particolare, quasi un unicum della produzione pirandelliana.
Mai come in questo testo infatti la drammaturgia di Pirandello incontra e si esprime col linguaggio del grottesco e fa nascere una favola allegorica o, per citare Marco Praga, "sotto l'apparenza della farsa.... una satira tragica e atroce... una mascherata da trivio imposta ai valori astratti, morali e religiosi dell'umanità."
La situazione che ci racconta è di quelle, tanto care al nostro Autore, al limite del possibile eppure credibilissime, paradossale risvolto di quella società claustrofobica e piena di convenzioni che Pirandello ha saputo scardinare pezzo dopo pezzo coi suoi affondi letterari e teatrali. La società che pratica una falsa onestà, che in apparenza accetta le norme comuni e in segreto le trasgredisce. Nasce da una novella, Richiamo all'obbligo, e si sviluppa incarnandosi in personaggi-animali immaginati e descritti come maschere grottesche. Paolino, rispettabile professore privato, è l'uomo della vicenda: trasparente, come lo definisce l'Autore, ma con una doppia vita; è infatti l'amante della signora Perella, la virtù in persona, moglie trascurata e infelice del Capitano di marina Perella, la bestia. La tresca potrebbe continuare a lungo e senza intoppi, dato che l'indegno marito - fedifrago, violento e irascibile, ormai da anni lontano dal letto della moglie - è sempre per mare, e torna a casa raramente e malvolentieri. Ma un incidente, un'inattesa quanto inopportuna gravidanza, minaccia di sconvolgere quest'ordine e costringe il professore a cercare una soluzione ad ogni costo....

Nella nostra visione lo spettacolo è tutto come contenuto in un grande armadio che immaginiamo sul fondo del teatro. A poco a poco le ante, i cassetti, le mensole di questo armadio faranno saltar fuori le voci, i gesti, le azioni e i sentimenti dei personaggi, come da un arsenale delle apparizioni in cui tutto è possibile. Il grottesco si esaspera in momenti di forte comicità o si stempera nella poesia, consentendoci di utilizzare registri recitativi a noi congeniali. Eppure, come sempre nel nostro modo di andare in scena, rimanendo credibili, e tornando ad ascoltare le parole del grande Maestro, che chiedeva ai suoi attori di agire sempre per mosse d'animo, innescando una perfetta circolarità tra personaggi e interprete.

Enzo Vetrano e Stefano Randisi

prevendita da sabato 11 febbraio

"Foto dal cassetto…il Carnevale": mostra al Museo della Città e del Territorio


LE RADICI DEL FUTURO
FOTO DAL CASSETTO…IL CARNEVALE

Al Museo della Città e del Territorio, dal 19 febbraio
una grande mostra fotografica realizzata con le foto dei cittadini

Nei cassetti, in preziose scatole di latta o in grandi album: lì si conserva ancora la memoria dei monsummanesi, restituita attraverso fotografie in bianco e nero o a colori, scatti di professionisti oppure di semplici cittadini che raccontano la vita quotidiana delle persone "comuni" ed attraverso le quali è possibile ricostruire l'immagine più autentica della città e della nostra società.

Attraverso le esperienze delle tre mostre legate al ricordo (Io mi ricordo) ed a seguito della pubblicazione dei calendari del Museo della Città e del Territorio, sono ormai migliaia le foto che sono entrate a far parte del patrimonio informatizzato del museo.

Tante immagini che è giusto condividere con tutta la cittadinanza nella certezza di regalare un’emozione a chi ritroverà in quelle foto un parente, un amico, un conoscente, un angolo scomparso della nostra città, oppure il lavoro o i divertimenti di una volta, le atmosfere delle feste di una città da poco uscita dalla guerra e che anelava alla spensieratezza.

Ecco perché il primo appuntamento sarà con IL CARNEVALE, riproposto con documenti storici ed una lunga carrellata di scatti che ci parlano di passione, esaltazione ed eccitazione carnevalesca che, tra alti e bassi, hanno segnato, soprattutto nel secondo dopoguerra, la storia della città.

La mostra sarà aperta domenica 19 febbraio alle 17.00, alla presenza dell’Assessore alla Cultura, Barbara Dalla Salda, che ha voluto con forza rispolverare la tradizione del Carnevale anche attraverso la riscoperta della festa del Berlingaccio del Giovedì Grasso.

Le foto pervenute sono molte ma siamo certi che nei cassetti familiari dei monsummanesi ce ne sono ancora tante, soprattutto scatti originali, che riportano alla memoria le emozioni giovanili di chi ha i capelli bianchi e che stupiranno i giovani che potranno scoprire nei loro genitori o nonni dei veri maestri carristi.

Se avete una foto del carnevale portatela al Museo della Città e del Territorio, verrà scansionata e vi sarà restituita ed entrerà a far parte di un patrimonio collettivo e della grande mostra che si aprirà il prossimo 19 febbraio.

Per informazioni:
Ufficio Attività Culturali: 0572/959236 - e.vigilanti@comune.monsummano-terme.pt.it
Museo della Città e del Territorio: 0572 954462
Punto Informa: 0572954412